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ACCIANO
FESTA IN ONORE DI SANT'ERASMO
L'ultimo tratto della processione, durata diverse ore e giunta nei pressi della chiesa di Sant'Erasmo. Partita da Beffi e Succiano, frazioni di Acciano, la processione ha superato la valle del "Santissimo", ha poi risalito "i calmi" e le coste di Sant'Erasmo (m 1303 slm) che divide la media valle dell'Aterno dalla Piana di Navelli.
La zona, coltivata un tempo con legumi e cereali, viene benedetta dal sacerdote che precede il corteo religioso. Gli stendardi, insieme alle due statue dei santi, hanno attraversato un paesaggio impervio, segnando così il territorio che di volta in volta viene benedetto per propiziare i nuovi raccolti agricoli, secondo gli intendimenti della tradizione popolare.
I tre stendardi di Succiano (azzurro, la Madonna di Loreto; bianco, Sant'Antonio; rosso, Sant'Erasmo) vengono portati a turno dalla comunità insieme alla statua del santo. Le donne portano, nell'ultimo tratto del percorso, la statua del santo: una prova penitenziale per sciogliere il voto a Sant'Erasmo.
La celebrazione della messa davanti la chiesa di Sant'Erasmo con le due statue dei santi di Beffi e Succiano segna la raggiunta concordia tra le due comunità, che per secoli si sono contese il diritto di precedenza sul "sentiero di Sant' Erasmo", assegnato poi alla statua di Beffi.
Sant'Erasmo è uno dei santi "ausiliatori" a cui i cristiani fanno ricorso per particolari necessità. La devozione sembra essere sorta nel XIII secolo in Germania. Ha avuto larga diffusione nell'Europa centro-meridionale.
Secondo la tradizione il luogo dove sorge la chiesa attesta la sosta del santo in una sua visita in Abruzzo.
Sant'Erasmo, probabilmente costruita intorno al XVI secolo su una preesistente edicola votiva dedicata allo stesso santo, conserva alcuni locali utilizzati in passato per il ricovero dei pastori. Nella piccola cappella un altare in pietra è incastrato in una nicchia ed un affresco che raffigura Sant'Erasmo viene invocato per le malattie intestinali.
I panicelli benedetti vengono offerti in segno di devozione davanti alla chiesa. Riportati nelle case dei centri vallivi dell'Aterno, secondo gli intendimenti della tradizione orale, se collocati fuori dalle finestre, hanno la capacità di fermare i temporali e la grandine sui raccolti.
Al rientro delle processioni nei rispettivi centri di Beffi e Succiano, grandiosi fuochi pirotecnici salutano l'arrivo delle statue.
Quando & Dove
02-06-2023
02-06-2023
feste religiose
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Fabio Camilli
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