L'album è stato scritto e registrato contemporaneamente alla stesura di un libro che Vincenzo Greco (nome d'arte Evocante) ha scritto su Battiato, per le edizioni Arcana e che si intitola "Battiato. Una ricostruzione sistematica. Percorsi di ascolto consapevole".
Del libro condivide gli stessi criteri sistematici con cui si ricostruisce il percorso artistico di Battiato secondo percorsi tematici, legando brani, anche distanti tra loro nel tempo, vicini per assonanze e argomenti.

L'album è idealmente diviso in due parti, una più sperimentale e rock, l'altra, introdotta dalla parte finale di Da Oriente a Occidente, molto più calma, senza un colpo di batteria, e fatta di musica ferma e sospesa (tema verso il quale nel libro è dedicato un intero capitolo). Fino ad arrivare a una versione solo strumentale di L'oceano di silenzio, per fare entrare quanto più possibile il silenzio nel brano. In ogni brano è inserita molta componente elettronica, nel puro spirito alla Battiato, che l'elettronica la metteva addirittura nelle sue opere liriche.
Il brano finale, Viaggi sonori evocanti, è l'unico brano a firma Evocante, ed è una lunga suite sonora ispirata ai lavori sperimentali di Battiato e alle sue orchestrazioni classiche. Con vari tocchi di originalità.

Il risultato è un mix tra l'originalità di Battiato e quella di Evocante. Una osmosi, a metà tra coraggio e incoscienza, che è servita ad approfondire le tematiche del libro e a trovare conferma alle tesi in esso contenute e che saranno oggetto di varie presentazioni in forma di concerto che dal 15 aprile fino all'estate inoltrata vedranno Vincenzo Greco impegnato in varie parti d'Italia (librerie, live club, caffè letterari).